Nato nel 1988 in una gelida città del paese che non c’è, di cui tutt’ora non si hanno certezze riguardo l’ubicazione geografica, vende le ultime lettere del suo nome per comprare le sue prime matite. Non riuscendo a capire a cosa servano, frequenta il liceo artistico per scoprirne l’utilità. Tra una natura morta di cipolle finte ed una partita di calcio nell’atrio della scuola, impara a temperarle per poi disegnare esclusivamente con le penne.
Si iscrive all’accademia di belle arti di Bologna al corso di fumetto e illustrazione, ma capisce di aver confuso le vignette dei fumetti con le caselle del sudoku quando scrivendo un otto lo avvertono che Topolino è composto da tre cerchi.
Dopo la laurea triennale partecipa al workshop Pentiment ad Amburgo, dove viene costretto a scoprire le potenzialità della sua mano destra, capendo subito di non riuscire a tenere in mano neanche una matita.
I lavori di quel periodo sono nascosti al sicuro sul fondo del deposito di Zio Paperone.
Successivamente in un’afosa giornata di settembre si ritrova casualmente a Lucca, con il suo fidato giubbotto nero, dove incappa nello stand della Disney in cui mostra alcuni lavori e prova a disegnare qualcosa sul momento, forse un Paperino o forse un annaffiatoio.
Da li a due anni si laurea al corso specialistico di fumetto, sempre a Bologna ed inizia la collaborazione con Topolino. Tutt’ora disegna principalmente storie di paperi, cerca ancora di completare il suo primo sudoku ed ha ormai rinnegato la mano destra.

(Fonte Topolino.it)